ci spiega cos’è l’invidia, come si manifesta, come ci si può difendere.
L’invidia e la solitudine sono due realtà dei nostri vissuti. Ma mentre l’invidia è la trasformazione dell’odio diventato insopportabile, la solitudine è la condizione che serve per proteggersi da questa deformazione psichica.
L’insegnante del romanzo di Ore di straordinaria follia, torna con i suoi studenti a raccontare il perché di queste due dinamiche di rapporto e lo fa, anche questa volta, tirando in gioco saggi, storie di vita e fatti di cronaca, il tutto in un sensibile romanzo di formazione. La dr.ssa Tiziana Cristofari racconta in un romanzo facile e accessibile a tutti, le caratteristiche dell’invidia viste da un punto di vista psichico. Spiega come nasce l’invidia nella nostra mente; quali sono le sue manifestazioni (raccontandocelo con degli esempi di cronaca e di eventi attuali); infine ci spiega come possiamo difenderci dalle persone invidiose.
«Tra la panchina e il mare… Invitante il rebus di copertina che accoglie con calamitante attenzione l’inchiostro che segna pagine preziose di un libro, quale punto cardine di una sfera sociale. Leggendo Tiziana Cristofari, molti apprezzeranno la cruda verità e la versione storica quale dietro le quinte, è specchio di devastanti soprusi. Forse una freccia letale per chi fa parte del gioco e che di certo si divertirà a ironizzare. I mali del mondo, fluiscono e inondano come intrappolate nel vaso di Pandora, per gridare l’ipocrisia di sterili ed egocentrici sentimenti frustrati. La pace, la concreta e tangibile verità che ci trasmette l’autrice, completata da una chiarezza dell’intelletto che non vuole puntare o condannare, ma semplicemente guarire l’indifferenza dei cuori. Un animo sereno accoglierà in modo analitico il percorso narrato da Gotz Aly, alle utenze virtuali, perchè realtà di un male che nasce con il mondo. Ci vorrebbe un’appendice al libro per recensire tutta la mia ammirazione per il lavoro svolto e il coraggio per un messaggio ove, predominerà la non comprensione. Ma l’autrice è schermata dal suo animo nobile e di certo avrà lo scettro di un umana coscienza. Complimenti vivissimi Tiziana Cristofari. Direi Top libro.»
«Dedicato a tutte le persone vittime dell’invidia….. Affinché possano trovare il modo e la forza per potersi sottrarre”. Due donne si incontrano ed una delle due soffre un senso di solitudine ed esclusione sociale. Inizia, quindi, tra le due un dialogo socratico in cui si evidenzia come una di loro sia oggetto d’invidia. “L’invidia mina la convivenza sociale….. Rende oppressi”. Di qui una trattazione di questa molto ampia e rigorosa. Perché si invidia ? “Si invidia ciò che si pensa di non poter avere…..”. Ed ecco che l’autrice offre esempi storici di invidia o meglio di ciò che hanno dovuto subire a causa di questa gli ebrei, le donne, le maestre…. Persone allontanate, costrette alla solitudine perché invidiate. Ma la solitudine non è solo negatività, la solitudine è anche positività poiché consente all’individuo di chiudersi in una monade per difenderci dall’invidia altrui. Tutto questo può realizzarsi nel momento in cui avremo raggiunto un’autostima, una realizzazione di se stessi…. Il testo è completo di riferimenti a grandi studiosi , a elementi di psicologia ….. un trattato in forma dialogica.»
«Invidia, falsità, ipocrisie ci rendono la vita amara perché non riusciamo a spiegare a noi stessi quanto male gratuito viene espresso dalle persone proprio in quei momenti nei quali avremmo bisogno di un parere positivo sulle nostre azioni. Quanta necessità nelle persone semplici, di poter condividere una situazione o un traguardo meritato, quanta voglia di far partecipi i nostri amici più vicini su una parte della nostra vita ma dobbiamo fare attenzione ai nostri interlocutori, perché veniamo inconsapevolmente etichettati come ambiziosi che non tengono più gli amici nella giusta considerazione. Il dolore più grande che anch’io ho condiviso con Romina è quando l’invidia ci viene da nostro padre, colui nel quale abbiamo riposto tutta la fiducia di questo mondo, allora, in questi casi, ci si sente soli più che mai, perché dagli amici ci si possono aspettare alcune reazioni negative, ma dalla famiglia no! La sensazione di inferiorità è la base dell’invidia che ci pone nella condizione di staccarci da un mondo così gretto e meschino, ci impone l’isolamento per non soffrire ancor di più. Piano, piano, questo volontario isolamento, per una strana reazione del nostro essere, ci farà sentire appagati e più sicuri e, come dice la bravissima autrice e docente, questo ci aiuta a diventare più forti interiormente e ad eliminare la paura di rimanere soli. E’ un’esperienza dolorosa che abbiamo condiviso in molti ma che, personalmente, mi ha indicato una mia strada da seguire, conscia di non poter fermarmi di fronte a tanta banalità. Per chi tenta di “essere” piuttosto che “apparire”, dovrà tener conto di ciò che Tiziana vuole dirci con questa sua lezione, di non stupirci verso atteggiamenti inaspettati ma renderci a poco a poco consapevoli delle nostre capacità, che sono immense come quelle di tutti.»
– Lorella Scarsi, scrittrice –
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