Perché l’inganno?
«Gentile Professoressa Chiara Volpato, grazie.
Ho letto il Suo libro Le radici psicologiche della disuguaglianza e non ho potuto fare a meno di ringraziarLa.
Nel suo argomentare ho rivisto moltissime cose di me, della mia vita e dei miei rapporti con gli altri e soprattutto, ho compreso moltissime cose che mi sfuggivano.
Ho pianto quanto lei ha descritto la Sua Università. Ho avuto la sensazione che tra quei luoghi e quegli studenti ci fossi anche io.
All’età di 23 anni, con l’innocenza di chi non sa, andai all’Università perché volevo “leggere” i libri che si studiavano lì, e volevo che qualcuno mi dicesse quali fossero. Non ci ero mai entrata. Non mi avevano mai fatto pensare che anche io mi sarei potuta laureare, anzi, mi dicevano continuamente che era cosa per ricchi, ma soprattutto per menti eccelse.
Un giorno però ci andai ugualmente. Chiesi all’usciere dove avrei potuto trovare i testi da leggere, perché gli spiegai che non potevo iscrivermi, ma avrei voluto comunque studiare. Il collega che lo affiancava gli strizzò l’occhio dicendogli di darmelo. Darmi cosa? Non capii fino a quando non tornò con un libro: era l’Ordine degli studi. Con quello in mano uscii dall’Università e guardandolo cominciai a piangere, poi a ridere e poi a piangere ancora. Allora non sapevo che avevo fatto un fondamentale primo passo, anche se riuscii a iscrivermi solo due anni dopo.
Leggere il suo libro mi ha fatto capire che la forza di lavorare e studiare insieme l’ho trovata in quella ideologia neoliberista che mi ha fatto credere che l’istruzione da sola avrebbe cambiato la mia vita. Certo, non è successo; ma continuo a studiare e a credere che la cultura sia una delle cose più belle che ci possano capitare nella vita. Quello che so oggi però, e che mette un altro tassello importantissimo alla mia esistenza, è che io non sono meno degli altri anche se non sono riuscita a cambiare la mia condizione economica e sociale, ma soprattutto, che posso sentirmi soddisfatta nell’aver voluto mantenere la mia integrità umana.
Cordiali saluti,
Tiziana Cristofari»
«Cara Tiziana,
mi sono commossa leggendo la sua lettera.
Grazie tantissime per avermi contattato. Ho scritto il mio libro proprio pensando a persone come lei.
Sono andata a vedere il suo sito e ho visto il suo percorso e le bellissime iniziative che sta portando avanti.
La ringrazio anche di quelle.
Un abbraccio forte, con amicizia e sintonia
Chiara»
Le radici psicologiche della disuguaglianza, un libro che entra nell’anima e chiarisce i rapporti tra le persone delle diverse classi sociali che, contrariamente a quanto si pensa, sono terribilmente presenti in Italia e nel mondo. Aiuta a comprendere come nascono e crescono i pregiudizi per dell’altro nell’evidenza immediata che tutti noi (ricchi e poveri) riusciamo a cogliere della differenza di classe.
Inoltre spiega scientificamente come la disuguaglianza prolifera nell’inganno dell’attuale politica neoliberista.
Chiedo scusa all’autrice del libro per aver pubblicato uno scritto personale, ma non ho resistito alla tentazione di rendere pubblico qualcosa che mi ha dato moltissime emozioni.
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