Ieri sono stata aggredita verbalmente da uno dei gestori del chiosco di Villa Bonelli per una lettera che ho scritto al presidente del Municipio XI, il quale risiede con la sua giunta dentro la Villa stessa.
È legittimo che ora vi chiediate il perché di questa aggressione verbale che mi intimava di tacere su alcune questioni legate alla gestione della Villa.
Vediamo se anche voi intuite ciò che nell’aggressione espressamente non è stato detto, ma che è il motivo di tale atteggiamento incivile nei miei confronti.
Di seguito vi allego ciò che io e il Presidente Veloccia ci siamo detti con uno scambio di e-mail: sono stanca di tacere su soprusi continui per questioni che vanno a vantaggio dei soliti noti e che gli stessi hanno da nascondere, da nascondere, da nascondere… altrimenti perché aggredire…
Gentile Presidente Veloccia,
sono Tiziana Cristofari, una cittadina di questo Municipio da venticinque anni.
Nel quartiere Magliana sono presidente dell’Associazione Di.Sco. che si occupa del contrasto alla dispersione scolastica.
Frequento pertanto il quartiere sia perché ci vivo, sia perché ci lavoro e sono dichiaratamente di sinistra.
Potremmo discutere di tante cose che non vanno in questo quartiere, ma lei lo sa meglio di me. Una in particolare però, proprio non mi va giù.
È una cosa piccola, piccolissima rispetto a quello che lei pubblicizza di aver fatto e a confronto di quello che dichiara che farà. Questa piccolissima cosa la trovo, oltre che scandalosa anche contraria alle politiche di sinistra, schieramento a cui lei dichiara di appartenere. Di cosa sto parlando? Di un bene comune ed essenziale, ma che viene sistematicamente disatteso. Sto parlando delle fontanelle di acqua potabile situate dentro la sua residenza politica: Villa Bonelli.
Le ricordo che l’acqua, in quanto bene primario ed essenziale è un diritto sia dei ricchi (che risolvono acquistandosela a peso d’poro al bar) sia dei poveri che dovrebbero avere il diritto, continuamente invece disatteso, di usufruirne, esattamente come possono usufruire della Villa. Villa Bonelli è l’unica a Roma senza fontanelle aperte e a disposizione di tutti.
Spesso con i bambini dell’Associazione mi ritrovo in questo parco lasciato al degrado più totale senza la minima manutenzione per l’erba che cresce (la invito a farsi un giro in questi giorni), oltre ai rovi della passerella più bella che abbiamo in questo quartiere e che sono diventati talmente lunghi da essere pericolosissimi, e ovviamente per la fontanella lasciata all’asciutto sistematicamente. Solo sporadicamente e non si sa perché viene aperta e poi richiusa per lunghissimi periodi.
Abbiamo notato che ha fatto ripristinare le fontane monumentali, ma lei crede veramente che le fontane ripristinate abbiano un effetto positivo sul pensiero degli abitanti del quartiere? Non crede forse che agli abitanti, anche quelli poveri e che andrebbero tutelati, gli interessi di più la fontanella di acqua potabile anziché la pozza della fontana monumentale sistematicamente sporca e che serve solo a farci sguazzare i cani? Ancora pensate solo all’apparenza e non comprendete di come i beni chiamati essenziali siano il vero portavoce di una politica che funziona.
Mi permetta Presidente, ma credo che la sua dimora venga pulita sistematicamente dalla polvere e i cestini vengono svuotati ogni giorno, ma non capisco perché Lei possa accettare che i suoi concittadini vivano i pochissimi spazi verdi del nostro Municipio deprivati del minimo indispensabile ed essenziale. Oltre che ricordarle che la Sua dimora, non è solo quella fatta di mura in cui immagino Lei entra velocemente la mattina per uscirne altrettanto velocemente la sera senza mai guardarsi intorno, e chiedersi se oltre a Lei anche i suoi concittadini possano godere di qualcuno che tolga la polvere e svuoti i cestini, ovvero che pulisca la villa, poti le piante e permetta che tutti possano bere alle fontanelle di acqua potabile.
Certa che comprenderà questa e-mail e che provvederà a garantire un diritto e un bene primario ai suoi concittadini,
cordialmente saluto
Dr.ssa Tiziana Cristofari
Segue la sua risposta, ma fa subito la prima gaffe togliendomi il titolo, se fossi stato un uomo me lo avrebbe sicuramente riconosciuto. Alla faccia della parità tra uomo e donna di cui questo PD si spaccia come paladino!
Signora Cristofari,
Ho letto con attenzione la sua email e ritengo doveroso risponderle anche per il tempo che ha voluto dedicare ad un tema a me caro come quello del decoro.
Una prima questione: villa Bonelli ospita la sede della Presidenza del Municipio ma non è in alcun aspetto gestita dal Municipio.
Questo non è uno scarico di responsabilità ma una informazione che le dó per farle comprendere quanto la sua rabbia sia anche la mia.
Rabbia e frustrazione poiché, le posso assicurare, lo stato della villa non è a me sconosciuto ed indifferente.
Ciò che stiamo facendo da anni ormai è sollecitare i responsabili, costantemente, a fare di più per la corretta manutenzione della villa.
Dalle potature, al ripristino dei muretti rotti, alle scritte sui muri, alle fontane, alle fontanelle.
A nostre spese abbiamo messo in sicurezza il viottolo di comunicazione con la Stazione di Villa Bonelli, ma non possiamo intervenire all’interno della villa.
Dopo anni di incuria siamo riusciti a far riattivare le fontane, abbiamo sollecitato Acea a ripristinare la fontanella e l’illuminazione; con il nuovo bando del chiosco faremo anche ripulire i muri dalle scritte.
Ma una gestione costante e puntuale della villa potrà avvenire solo se e quando verrà data al municipio la competenza nella sua gestione.
Per questo sono anni che ci battiamo per il decentramento amministrativo dagli uffici centrali del Campidoglio alla gestione diretta del Municipio: per rispondere puntualmente ai problemi del territorio e non pietire interventi come continuiamo a dover fare.
Vorrei poter pulire io la mia dimora e non attendere che qualcuno me la pulisca… Per rimanere al suo esempio.
Ovviamente tutto ciò non è una giustificazione: io continuerò a farmi interprete delle critiche che lei correttamente pone, spero solo abbia compreso la difficoltà in cui ci muoviamo.
Ricambio i suoi saluti cordiali,
Maurizio Veloccia
All’incuria che voi stessi potete vedere di un’erba non tagliata rispondo così:
Gentile Presidente Veloccia,
La ringrazio per la Sua cortese e sollecita risposta.
Stante le cose in questo modo (anche se trovo alquanto anomalo che il bando per la gestione del chiosco che so essere stato da poco aggiudicato, sia di vostra competenza, mentre la manutenzione no), di sicuro Lei mi potrà permettere di arrivare personalmente a chi è il “responsabile” per la gestione della Villa, fornendomi i nominativi e le strutture di competenze che suppongo siano pubbliche, come tutta l’amministrazione comunale del resto. In tal modo potrò far valere le mie ragioni a chi di dovere.
Certa che mi fornirà quanto richiesto,
resto in attesa di conoscere i nominativi di tali responsabili.
Cordiali saluti
Dr.ssa Tiziana Cristofari
Questi sono i rovi pericolosissimi che spuntano nei passaggi pedonali della villa.
A questo punto lui mi dà i riferimenti che chiedo ed io inoltro le mie richieste.
Oggi la villa si presentava così:
i rovi spezzati per non intralciare il passaggio dei pedoni
la fontanella vicino al chiosco aperta
Cari amici e amiche che mi seguite, possiamo dire che del bene più prezioso i cittadini e le cittadine (tutti, ricchi e poveri) hanno riottenuto il diritto di usufruirne.
Si poteva fare anche senza arrivare alle aggressioni verbali, ma forse abbiamo bisogno ancora di coltivare tanta cultura: noi cominciamo dai più piccoli, che sono il nostro migliore futuro!
Dr.ssa Tiziana Cristofari
PS: l’erba viene tagliata solo nelle vicinanze del chiosco anche perché lì, pagando, si fanno le feste per i bambini. Speriamo che un giorno possiamo rivedere Villa Bonelli come è stata fotografata nella prima foto di questo articolo.