I ruoli e le competenze che non devono assolutamente essere fraintesi.
I veri professionisti conoscono le loro competenze e non si sostituiscono per interessi economici e/o personali a professionisti con titoli e studi accademici diversi, pertanto rispettano il loro ruolo e le loro competenze senza invaderne il campo e le specificità. Ecco spiegate in 4 punti le SOSTANZIALI le differenze tra Psicologo, Psichiatra, Logopedista, Educatore, Docente e Pedagogista, ovvero, i ruoli e le competenze che non devono assolutamente essere fraintesi.
La PSICOLOGA:
- ha una laurea di 5 anni in Psicologia;
- NON fa diagnosi di malattia, in quanto non è un medico (come da sentenza di Cassazione dell’11 aprile 2011 N°14408); non cura perché non è un medico in medicina, né tantomeno può in nessun modo prescrivere psicofarmaci. (Fa diagnosi di malattia solo se è anche psicoterapeuta, ma non può comunque prescrivere farmaci);
- fa assistenza attraverso il dialogo alle persone con problemi psicologici;
- non è un docente in quanto non conosce né la pedagogia, né la didattica.
Lo PSICHIATRA:
- ha una laurea di 6 anni in Medicina + la specialistica in Psichiatria;
- fa diagnosiper le malattie della mente esi occupa della cura;
- cura attraverso la psicoterapia e/o la prescrizione di psicofarmaci;
- non è un docente in quanto non conosce né la pedagogia, né la didattica.
(Su richiesta di molti lettori si puntualizza inoltre, che il neuropsichiatra è un medico in quanto laureato in medicina con specialistica, mentre lo psicoterapeuta può essere sia un medico (se ha una laurea in medicina) sia uno psicologo (se ha una laurea in psicologia), entrambi con successiva specializzazione come psicoterapeuta. La differenza tra neuropsichiatra e psicoterapeuta sta nell’avere o meno la laurea in medicina).
La LOGOPEDISTA:
- ha un diploma di laurea triennale (3 anni) in Logopedia;
- NON fa diagnosiche resta prerogativa del medico in medicina, ma cura riabilitando le patologie diagnosticate dal medico laureato in medicina (5 anni di studi).
- dopo la diagnosi e la prescrizione del medico laureato in medicina, svolge la propria attività nel trattamento riabilitativo delle patologie del linguaggio e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica; si occupa di tutte le patologie che provocano disturbi della voce, della parola e degli handicap comunicativi;
- non è un docente in quanto non conosce né la pedagogia, né la didattica.
L’EDUCATORE:
- ha un diploma di laurea triennale (3 anni) come Educatore;
- non fa consulenza pedagogica, né diagnosi cognitive sul bambino;
- la sua professione si svolge nei nidi e nella scuola per l’infanzia accompagnando la prima crescita psicofisica dei bambini; inoltre accompagna e facilita interventi di formazione per le disabilità, inserimento lavorativo, gestione degli anziani;
- non è un docente per le scuole primarie.
La DOCENTE (di scuola primaria):
- ha una laurea di 5 anni in Scienze della Formazione Primaria (ma solo in riferimento agli ultimi anni, perché la scuola italiana ha ancora la maggior parte dei docenti con il solo diploma di maturità);
- NON fa, per nessun motivo, diagnosi di DSA, ADHD ecc. (che rimane esclusiva competenza del medico in psichiatria);
- svolge la sua professione nelle scuole primarie;
- è un insegnante di scuola primaria, che “dovrebbe” sapersi rapportare a ogni tipo di realtà cognitiva dei bambini, senza pregiudizi e senza fare diagnosi.
La PEDAGOGISTA:
- ha una laurea di 4 anni (v.o.) in Scienze dell’Educazione o 5 anni oggi chiamata Scienze Pedagogiche;
- fa consulenza pedagogica e recupero didattico delle competenze cognitive e formative dei bambini (impropriamente chiamate DSA – dislessia, discalculia, disgrafia -, ADHD) causate NON da un deficit cognitivo o genetico (come ci vogliono far credere) ma da un errato rapporto dei genitori e degli insegnanti con il bambino, da una cattiva didattica e formazione, insomma dalla più totale assenza della pedagogia nelle scuole;
- la sua professione si svolge in tutte le scuole di ogni ordine e grado;
- è una docente con le competenze per insegnare e per aggiornare i docenti sulla pedagogia, il metodo, la didattica, le difficoltà di apprendimento dei bambini.
Questi sono i ruoli e le competenze che non devono assolutamente essere fraintesi.
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