Il disturbo dell’apprendimento è il risultato di una cattiva relazione del bambino con il mondo adulto.
So che può sembrare strano, ma il nostro modo di rapportarci a loro influenza e determina il pensiero, e conseguentemente la reazione emotiva e il movimento cognitivo del bambino.
Non c’è solo il “disturbo” certificato a dimostrazione della nostra inconsapevolezza di come ci rapportiamo ai bambini; ma ci sono anche un significativo ventaglio di situazioni comportamentali, fortunatamente non diagnosticate, che non “approviamo” come adulti, e che spesso ci risultano, a noi genitori, imbarazzanti nella vita di tutti i giorni fino al punto che per certi aspetti vorremmo “nostro figlio diverso da come è”. Questo fa sì che continuamente lo paragoniamo al cugino, al compagno di classe, alla sorella, senza sapere quanto sono deleteri per il bambino questi paragoni.
Bambini senza DSA: una realtà possibile
Il libro Bambini senza DSA: una realtà possibile spiega quali sono i movimenti del pensiero adulto frequenti e le conseguenti azioni che portano i propri figli a difficoltà scolastiche e/o comportamentali.
Spesso quando i genitori vengono da me affranti per le certificazioni e per le difficoltà scolastiche dei propri figli, si sentono impotenti. E l’impotenza dei genitori uccide il rapporto ancora di più di quella già difficile relazione con i figli.
Quando noi abbiamo una difficoltà, la speranza più grande è percepire che esiste una soluzione. Se pensiamo che la soluzione non ci sia, che non esista una speranza, ci viene l’angoscia, la disperazione, la sensazione di impotenza. E stiamo male.
Il ringraziamento più significativo che ricevo da chi legge Bambini senza DSA è di aver sentito rinascere la speranza di una possibilità, di poter far qualcosa concretamente. Perché se so come comportarmi con i miei figli per evitare certe difficoltà e non percepisco l’impotenza del cambiamento, la disperazione e l’angoscia lentamente spariscono permettendomi di aiutare il mio bambino o il mio studente.
Il messaggio che vorrei passare a tutti quei genitori che affrontano e vogliono prevenire questo problema, ma anche agli insegnanti per sapere come relazionarsi bene in classe, è che, la conoscenza, non può venire elusa dalla presunta consapevolezza di come lo sviluppo cognitivo sano si costruisce. E da qui dovete partire.
Bambini senza DSA: una realtà possibile non è un’utopia. Non è per pochi esperti del settore; non è solo per chi ha già sperimentato, senza successo, altre soluzioni a queste problematiche. Non è solamente per chi pensa di avere un figlio con i disturbi dell’apprendimento.
Bambini senza DSA significa conoscenza per mamma e papà che vogliono far crescere i propri figli nel migliore dei modi.
Bambini senza DSA è per gli insegnanti che pensano: #iostoconglistudenti!
Dr.ssa Tiziana Cristofari
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